venerdì 24 febbraio 2012

Franciacorta e Prosecco, intervista doppia alle Bollicine Italiane



Oggi cercheremo di conoscere da più vicino due grandi protagonisti della Spumantistica Italiana, da sempre si sa accompagnano i nostri aperitivi, i nostri pasti e le nostre feste. Da un lato abbiamo il Prosecco che è stato in grado sin dagli inizi, grazie al suo ottimo rapporto qualità prezzo e ala sua tipicità tutta Italiana, di piazzarsi ai primi posti della voce esportazioni, soprattutto in Europa, del settore vinicolo. Dall'altro lato abbiamo invece il Franciacorta, prodotto con la tecnica antichissima della rifermentazione in bottiglia (o Metodo Classico), in sintesi il vino base viene imbottigliato insieme ai lieviti responsabili della fermentazione alcolica che lo trasformeranno da vino "tranquillo" a vino "spumante"; questa è la stessa tecnica con il quale viene prodotto lo Champagne. Finalmente oggi possiamo affermare a gran voce che la distanza che finora vedeva sul podio il beniamino Francese si è drasticamente ridotta in favore del gioiello della spumantistica Italiana. La qualità dei nostri Franciacorta in alcune espressioni ha dimostrato di non aver nulla da invidiare a quella dei tanto blasonati cugini Francesi, alcuni concorsi dove i giudici hanno valutato con una degustazione "alla cieca", cioè senza conoscere l'identità del vino durante la valutazione, ce l'hanno confermato.
Nel tempo ho avuto modo di rendermi conto che in giro c'è molta confusione, sia da parte del consumatore che da parte degli addetti al settore, su questi due prodotti; a tal proposito vi racconto un breve episodio che mi è capitato: mi trovavo in un noto locale di Roma per un aperitivo, uno dei quei locali che hanno fatto dell'happy hour il loro porta bandiera, inizio a sfogliare la carta dei vini proposti per la mescita e vedo un "Berlucchi '61 Franciacorta Brut", decido di ordinare quello; dopo qualche minuto arrivano i nostri calici ed il cameriere dopo aver dato a tutti il proprio si rivolge a me dicendo: -il prosecco è suo vero??- io molto garbatamente rispondo -veramente avrei ordinato un bicchiere di Franciacorta...- l'imbarazzo piomba sul nostro tavolo per qualche secondo, dopo di che il cameriere esordisce -si intendevo quello, tanto è uguale- io senza commentare (-!!!!!!!!!!!!!!!-) chiedo scusa e me lo prendo......
Con questo non intendo dire che in ogni locale di Roma debba esserci un Sommelier plurimedagliato e con una esperienza ventennale alle spalle, però del personale che sappia almeno distinguere un Prosecco da un  Franciacorta non credo sia una pretesa troppo ambiziosa, almeno in quei locali in cui se ne vendono ad ettolitri.
Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a fare un pò di chiarezza su quelle che sono le differenze e le similitudini tra queste due denominazioni. Chiedo scusa in anticipo a tutti coloro che amano il tecnicismo e la terminologia propria della materia vino, con questo post ho voluto soprattutto rivolgermi agli amanti della semplicità che si cela dietro un bicchiere di vino ma che allo stesso tempo sono curiosi di saperne qualcosa in più. Un consumatore informato è in grado di autotutelarsi, questa la mia convinzione principale, e sarà dunque in grado di difendersi da chi se nè approfitta dell'ingenuità altrui. 


NOME:  -Franciacorta DOCG-
ZONA DI PROD: -provincia di Brescia, Lombardia-
TECNICA PROD: -Metodo Classico, per gli amici Champenoise- (la rifermentazione, quindi la presa di spuma, avviene in bottiglia) 
UVE UTILIZZATE: -Chardonnay,Pinot Nero, Pinot Bianco-
TIPOLOGIE: -Franciacorta, Franciacorta Rosé, Franciacorta Satén(minor tasso di CO2), Franciacorta Millesimato, Riserva-
ASPETTO: -giallo dorato, perlage fine e persistente-
AL NASO: -note di lievito, crosta di pane e minerali-
IN BOCCA: -elegante e poco aggressivo al tatto, persistente
ABBINAMENTI CONS: -ideale per tutto il pasto, prevalentemente a base di pesce e crostacei; divino su pane e mortadella...-
   


           
NOME: -Conegliano-Valdobbiadene Prosecco, va benissimo anche Prosecco-
ZONA DI PRODUZIONE: -Provincia di Treviso, Veneto-
TECNICA DI PROD: -Metodo Martinotti-Charmat-
(la presa di spuma del vino base avviene in autoclavi pressurizzate, prima dell'imbottigliamento)
UVE UTILIZZATE: -Glera minimo 85%-
TIPOLOGIE: -Tranquillo, Frizzante, Spumante-
(ma il più rappresentativo è la versione Spumante)
ASPETTO: -giallo paglierino luminoso-
AL NASO: -note fruttate, mela e pera su tutte, floreali-
IN BOCCA: -dinamico e brioso a tatto, rispecchia lo spettro olfattivo in chiusura-
ABBINAMENTO CONS: -ideale per gli aperitivi, da provare anche su qualche bel risotto a base di pesce o di verdure(non amare)- 
           


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